venerdì 22 febbraio 2019

Tutta colpa della commessa


Se c'è una cosa di cui mi sono resa conto durante la mia "carriera" lavorativa, è di quanto venga bistrattata la mia professione. Lungi da me scrivere un post di (sole) lamentele, ma credo ci siano veramente pochissimi lavori che vengono considerati così male.

In italiano dire "sciampista" è quasi un offesa, sinonimo di superficialita'. Senza pensare a quante parrucchiere iniziano proprio dal lavateste, e sapete meglio di me, che quando si trova un hair stilyst di fiducia, è come trovare un tesoro. E questo al netto del fatto che le parrucchiere sono imprenditrici, oltre che professioniste.

Dire inoltre a qualcuno "uomo delle pulizie" è quasi un insulto. Chi usa questa espressione in modo denigratorio, non si rende conto di quanto un operatore ecologico sia fondamentale per le nostre città. Pone rimedio alla maleducazione altrui spesso, e tiene pulito il patrimonio comune.
Un altra professione ingiustamente ritenuta priva di valore, è quella della cameriera, spesso usata come termine di paragone,  dispregiativo, e sinonimo di "serva". Mentre anche in questo caso, il saper fare bene il proprio lavoro e con il sorriso, è un valore aggiunto ad un'occupazione di per sè faticosa.

credits:rawpixel .com di pexels via www.canva.com

Che dire quindi della mia di professione? Ovvero la commessa? Beh, spesso sono stata trattata male anche dalle clienti, che credono appunto di trovarsi di fronte a qualcuno lì per servirle. E per quanto questo termine a volte venga usato, io non mi ritendo una serva. Ho acquisito tante competenze, me ne intendo nel mio piccolo di moda, sono gentile e professionale. Così come altre colleghe.
Se invece si leggono i pareri dell'utente medio, sui social, la figure della commessa è spesso dipinta come una svampita, che però ha l'astuzia di dirti che quel vestito ti sta particolarmente bene, anche se non lo pensa. Ah giusto, il pensare: chi lavora in negozio non ha una specializzazione, quindi sicuramente non è interessato ai fatti del mondo, la cronaca non gli appartiene, e quindi difficlmente postrà disquisire di qualcosa che vada oltre il colore cha va di moda quest'anno. Si apre poi il vaso di pandora, se una commessa osa dire che non le sembra giusto tenere aperti i negozi  di domenica -"cambia lavoro, sfaticata e lascia il posto a chi vuole veramente prendersi uno stipendio onestamente"- è la cosa più carina che ci si sente dire.

Eppure,  una buona commessa può fare la differenza quando vi rivolgete a lei. Può aiutarvi nel trovare un outfit giusto, e valorizzare la vostra fisicità. Può farvi risparmiare, se le dite quale budget preferite spendere. Può darvi dei consigli utili anche su come abbinare qualche capo che rimane inutilizzato nel vostro armadio.
Solitamente ama la sua professione anche se è costretta a lavorare, quando le altre persone riposano. Non è una creatura superficiale: il più delle volte ha moltissimi interessi che non coinvolgono solo il settore di cui si occupa.
Non fermatevi al primo muso lungo che trovate in negozio: non siamo tutte uguali, come fortunatamente non lo sono neppure i clienti!

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