lunedì 28 gennaio 2019

Cosa si prova ad essere belle?


Nel film "Come ti divento bella", (titolo originale "I feel pretty" e prima o dopo questo scempio di traduzioni alla carlona, finira'), Amy Shumer riesce a farci immedesimare nel suo personaggio. In una scena infatti, dice ad una modella (Emily Ratajkowski)  incontrata al supermercato, che vorrebbe capire come ci si sente ad essere "innegabilmente" belle. Ed e' di questo che vorrei parlare oggi.

Non aspettatevi un post commiserativo, il mio aspetto fisico non mi delude affatto, anche se con il passare degli anni vedo che necessita sempre di piu' manutenzione. Tuttavia mi rendo conto di non essere affatto male; sono dimagrita (ero sovrappeso), i miei capelli sono gestibili, mi vesto e trucco con cura. Ma non e' sempre andata in questo modo.

Credits:  The Lazy artist Gallery di Pexels Canva

Quando ero una ragazzina, i miei tentativi di essere piu' carina erano pochi e vani. Quindi per me, e' ancora strano ricevere complimenti. Noto che pero' alcune colleghe, ad esempio, che sono sempre state belle e considerate tali, hanno una certa dimestichezza con l'essere apprezzate per il look o il loro viso angelico. Loro non sono state brutti anatroccoli, loro sono sempre state indiscutibilmente belle.

Certo il rovescio della medaglia, e' che la soddisfazione di essere migliorata con il tempo è  tanta. Ma la sicurezza, ecco è ancora lontana e a volte di fronte ad un bel complimento, mi chiedo ancora se stanno dicendo proprio a me.
Ed e' per questo che mi fermo ancora a pensare a come dev'essere stato essere magnifiche fin da bambine. Quale sicurezza deve avere una donna che ha sempre saputo, di essere bellissima.

Mi chiedo: è un sentimento che prima o dopo passerà, oppure devo esercitare maggiormanete la mia autostima? Mi sentirò sempre come se stessero sbagliando persona, quando mi dicono che sto bene vestita così? Che sono davvero bella? Arrossirò per l'eternità? Anche quando avrò tante rughe e ci vedrò mgari meno? Mi piacerebbe capire se qualcuna/o si sente come me, e come gestisce questa strana sensazione.

venerdì 25 gennaio 2019

Tre oggetti che hanno migliorato la mia vita quotidiana



Il 2018 è stato un anno in cui sono riuscita a risparmiare, ma ho comunque fatto degli acquisti che hanno cambiato in meglio la mia vita, e sono tre oggetti di cui forse farà ridere il fatto che...io non li usassi. Ma tant'è..se ci sono là fuori dei "babbani" che come me, non apprezzavano questi prodigi della tecnica, ecco a voi la mia recensione.

credits: wintersitler via Canva.com


  1. L'asciugatrice: ho sempre vissuto in una casa grande con giardino, e i panni li stendevo all'aperto o in una soffitta in legno. Da quando mi sono sposata invece, vivendo in appartamento, il problema del fare aciugare la biancheria bagnata d'inverno si è posto in maniera preponderante. Escludendo il fatto di poter stendere in casa, a cusa della muffa, abbiamo comperato a gennaio dell'anno scorso la nostra prima sciugatrice, della wirpool, e la consiglio a chiunque. Inanzitutto, dobbiamo aspettare molto meno che i capi si asciughino, poi la possiamo far partire quando vogliamo. Inoltre ho ridotto il tempo passato a fare un'attività per me infernale: stirare. Con il programma antipiega, passa la paura e l'appuntamento con il ferro da stiro, viene rimandato. Per voi minimalisti; faccio presente che i vestiti potranno essere molti meno, visto la velocità nel riaverli pronti dopo il lavaggio!
  2. Il bollitore per il latte: durante il 2018 ho tentato di tenere traccia delle mie spese, e ho visto che tra le non necessarie, c'era sicuramente la visita al bar mattutina. Così mi sono chiesta cosa mi facesse andare, cosa ci fosse che a casa non avevo: e la risposta è stata il cappuccino. Così mi sono procurata per pochi euro un bollitore che fa montare la schiuma del latte, che posso così consumare a casa, disquisendo dei massimi sistemi con mio marito, al mattino. Ovviamente questa scenetta non è veritiera, poichè lui è di buon'umore fin dall'alba, io no. 
  3. Una spazzola rotante elettrica  per capelli: se come me avete una chioma sana, ma con punte più chiare, saprete che spesso sembrano rovinate. Io non sono molto abile nella piega, ma finalmente riesco ad ottrenere un effetto mosso senza stressare ulteriormente i miei capelli con piastre o ferri. Questa spazzola infatti asciuga e fa la piega ai capelli, e io mi ci trovo molto bene, seppur in inverno un pochino di effetto crespo rimane.
La mia è Rowenta CF9540 brush activ premium. Credits: Amazon.it

Spero che questo elenco vi possa essere utile. Se volete altri post come questo, non esitate a chiedere!

martedì 22 gennaio 2019

L'arte di skippare


Rieccomi dopo tanto tempo, con la voglia di scrivere di sempre. Quanto durerà la mia presenza in loco? Ai posteri l'ardua sentenza!

Qualche giorno fa, ho partecipato anch'io su instagram, alla #10yearschallange. Secondo me queste iniziative sono belle, per vedere non solo gli assurdi look in cui ci sentivamo splendidi da più giovani, ma anche per capire quanta strada si è fatta nel frattempo. Ho postato una mia foto, dicendo che avevo qualche kg in più e qualche ruga in meno: non sono andata sul personale, anche per me le cose sono decisamente cambiate da 10 anni fa, ma non ne sentivo il bisogno, anche perchè in quell'epoca stavo comunque bene. Molti hanno usato facebook per questo divertente giochino, e subito un paio di utenti, tra i miei conttatti hanno condiviso un meme per far capire quanto questa iniziativa li avesse stancati.

credits: www.startupstockphotos.com via Canva.com

Ora, io capisco che chi mette le foto di bambini, con uno spermatozoo vicino, non faccia ridere: se 10 anni fa non erano nati, possono pure non condividerlo con il mondo. Comprendo anche che se la maggior parte dei tuoi contatti usa facebook per questo gioco, intasandoti la home di look del 2009, possa non piacerti. Ma come sempre c'è una cosa che si chiama skippare, che viene spesso sottovalutata.
Se la gente capisse il fondamentale ruolo che lo skip, può avere nelle proprie vite social, si risparmierebbe un sacco di nervosismo. Come potrei spiegare cos'è? Beh, lo definirei un "saltare", o "passare oltre", sui contenuti che non ci interessano. Si perde invece tempo a condividere meme infastiditi, o peggio ancora a commentare piccati, magari dicendo che gli altri stanno buttando via parte della loro giornata. E' vero che i social sono fatti per condividere e magari beccarsi anche delle critiche, ma se una cosa obbiettivamente non ci infastidice (come un post razzista potrebbe fare, ad esempio) perchè non skippare?

Vorrei tanto che i tantissimi haters che girano sul web, creando account falsi pur di infastidire colui che alla fine li ossessiona, pensassero a questo. Skippare, può regalarsi il tempo per creare contenuti più arguti della persona che ci sta antipatica, invece di leggere ogni sua parola per poterla usare contro di lei. E' come quando becchiamo "Uomini e donne" in tv, quei rari pomeriggi che siamo a casa dal lavoro. A meno che non lo amiamo alla follia, e ricordo che de gustibus, guardare un progrmma del genere non può che infastidirci. Chi si fermerebbe allora su quel canale, mentre se ne hanno a disposizione tantissimi altri? Si passa oltre, si skippa. Ed è quello che vi invito a fare, se un contenuto non vi interessa. Semplice ed indolore. Possibilmente non nei miei post, a meno che non sia tu hater a leggermi, oggi.