credits: www.canva.it |
"Mama mia, here we go again". Ci sarebbe da ridere e creare un milione di meme, se la gente non continuasse a morire di Covid (ultima vittima illustre, il grande fotografo Giovanni Gastel, purtroppo). Ma è passato quasi un anno dal mio post, nel quale mi auguravo un cambiamento in meglio della società, ma tra le righe, si capiva che non ci credevo neppure io. Ed infatti ne abbiamo viste di cotte e di crude in quest'anno, con i negazionisti, un'estate quasi senza mascherina per molti, anche se il virus girava ancora. Potrei continuare all'infinito ma non è questo il punto: non è andata affatto bene .
Ieri ho letto una frase, su facebook che mi ha fatto molto pensare, ovvero "la zona rossa brucia a tutti, un pò di più a chi ha rispettato le regole". Mi sembra che non sia servito a nulla il mio ostinarmi a tenere la mascherina, a ripetere alle clienti in negozio, di non toglierla. Mi sembra che non essere uscita dal comune quando non potevo (ad esempio) e di aver seguito tutte le indicazioni datemi dal ministero della sanità, non sia servito a niente. Una bella fetta della società diceva che eravamo sotto "dittatura sanitaria", e teneva quella cavolo di mascherina sul mento. Se ne fregava di essere a casa per le 22, perchè tanto i controlli mancavano. Forti del loro "essere stanchi di questo fottuto virus".
Sapeste quanto sono stanca io. Sapeste quanto sono stanchi gli operatori della sanità. Chi ha un bambino in DAD e non riesce ad avere l'ennesimo permesso lavorativo. Vi dico, a me basterebbe davvero poco: tre giorni all'estero ad esempio. Prendere un aereo, non preoccuparmi se il mio vicino di sedile tossisce. Entrare in un locale affollato, con mio marito, per provare le specialità culinarie del paese in cui mi trovo. O senza tanto andare lontano, una bella serata con tutti i miei amici e le mie amiche, oppure con tutta la nostra famiglia, come facevamo quando qualcuno di noi compiva gli anni. Ed invece sto pensando che dovrò anche quest'anno chiamare mia mamma al telefono, invece di festeggiare il suo compleanno assieme.
Tutti abbiamo un motivo per non essere felici di questa Italia, di nuovo quasi tutta in zona rossa. Un motivo per contestare una regola che per noi è assurda, un ristoro che non arriva, l'ennesima chiusura dopo un inverno con colori alterni che ha fatto più male che bene, probabilmente. Lo spiraglio di luce sembra essere la vaccinazione, a meno che non crediate che vi inseriscano un microcip sotto cutaneo e allora mi chiedo perchè siate su queste pagine a leggermi, poichè ve lo dico chiaramente: mi fate ridere nella vostra ignoranza, ma piangere pure.
Cerchiamo di informarci piuttosto dalle fonti giuste, invece di rifiutare la scialuppa di salvataggio. Perchè ve lo dico, io ci salterei su a piedi pari, e ci salperei per mari lontani. Se fosse il mio turno. Ma finchè non tocca a me, farò in modo che nella nave intanto, non entri ancora acqua, se no poi anneghiamo tutti. E non parlo di essere ospedalizzati, perchè alla nostra età succede raramente, ma di vedere l'ennesima attività che non riapre, ad esempio.
Ormai lo sappiamo: non andrà affatto bene. Non se non lo vogliamo veramente tutti.